๐ Il 25 novembre si celebra la ๐๐ข๐จ๐ซ๐ง๐๐ญ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ฅ’๐๐ฅ๐ข๐ฆ๐ข๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฏ๐ข๐จ๐ฅ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ง๐ง๐,ย che mai come questโanno farร rumore.
Facciamo rumore. Anche noi.
Per Giulia e per tutte le altre donne che non sono piรน tornate.
Cโรจ dolore e rabbia e stanchezza.
Sรฌ, stanchezza. Perchรฉ siamo stanche di spiegare che la violenza maschile sulle donne ha tanti volti ma lascia sempre impronte indelebili: in famiglia, a scuola, sul lavoro, per stradaโฆ
Che รจ forte di unโingiustizia sorda, che continua a nutrirsi e a creare disuguaglianze.
Che non รจ piรน tempo dei โlascia stareโ, ma di prendere sul serio la rabbia. Che dentro porta la voce e la storia e le battaglie di tutte le donne.
Di fronte alla violenza che continua a colpire le donne in Italia e nel mondo, condividiamo la rabbia di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, che con le sue parole coraggiose ha dato voce ad una lotta fondamentale: sorellanza รจ una parola che usiamo spesso, e mai รจ stata piรน azzeccata.
Alla rabbia e al dolore per la violenza del femminicidio di Giulia e delle altre 106 donne che sono state uccise dalla violenza maschile dallโinizio dellโanno, si unisce la consapevolezza dellโimportanza di assumerci la RESPONSABILITAโ: una responsabilitร collettiva per contrastare la violenza, tutti i giorni, con amici e colleghi, a scuola, sui social e con azioni concrete in campo educativo e culturale.
E una responsabilitร con cui confrontarci come cittadini, genitori, figli, compagni.
Perchรฉ โcโรจ ancora domaniโ solo se tutti comprendiamo bene che ogni f๐จ๐ซ๐ฆ๐ ๐๐ข ๐ฏ๐ข๐จ๐ฅ๐๐ง๐ณ๐ ๐ฆ๐๐ฌ๐๐ก๐ข๐ฅ๐ ๐ฌ๐ฎ๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ง๐ง๐ รจ ๐๐ง๐๐ก๐ ๐ฎ๐ง๐ ๐ช๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ฉ๐จ๐ฅ๐ข๐ญ๐ข๐๐ e ๐๐ฎ๐ฅ๐ญ๐ฎ๐ซ๐๐ฅ๐, che ci riguarda tutti.
La violenza di genere si combatte con un cambio culturale che mette in discussione e sradica il modello patriarcale.
Facciamo rumore. Anche noi: questo รจ il nostro modo di prenderci cura.
โSE DOMANI TOCCA A ME, VOGLIO ESSERE LโULTIMAโ – Cristina Torres-Cรกceres
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