🤦♀️Il mal di testa è una patologia molto diffusa, spesso sotto diagnosticata e sotto trattata. In Italia, oltre 7 milioni di persone ne soffrono. Il mal di testa colpisce tutti e non fa distinzione di età, sesso, razza e area geografica.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito 📝 la cefalea fra le 20 patologie più invalidanti per l’uomo. Oltre a lamentare dolore, chi è affetto da cefalea mostra difficoltà nello svolgere le normali attività della vita quotidiana e nell’andare a lavorare, ha problemi relazionali e una ridotta qualità di vita.
🔎Alcol, fumo e dieta fra i fattori che possono influire sull’insorgenza della cefalea.
🆘La Fondazione Veronesi ci viene in aiuto con alcuni consigli e suggerimenti per aiutarci quando siamo a tavola.
⛔️CIBI DA EVITARE: Il problema dell’influenza della dieta sulla cefalea non è ancora del tutto chiarito perché non sempre, chi soffre di cefalea, riesce a riconoscere alimenti che scatenano l’attacco. Tuttavia, la riduzione o l’abolizione di alcuni alimenti può essere utile nel ridurre le crisi.
Tra questi i principali sono i cibi dalla digestione particolarmente complessa come gli agrumi, le cipolle, i crauti, le olive in salamoia, la frutta secca in guscio, il pane e la pizza caldi (appena sfornati), le banane mature, il cioccolato, i fritti, il caffè (in modica quantità al contrario può anche essere benefico), il tè e le bevande contenenti caffeina e teina, pesce secco salato.
Anche latte, yogurt e panna acida dovrebbero essere consumati con attenzione.
Inoltre è bene fare attenzione anche ad alcune sostanze contenute negli alimenti: in particolare ai nitrati usati per conservare salumi e insaccati, alla tiramina presente nei formaggi stagionati, al glutammato di sodio usato nei dadi per bordo e nelle zuppe pronte in busta o nella cucina cinese, ai tannini del vino rosso.
Ma non fanno bene alla cefalea neppure il digiuno e le diete troppo drastiche che causano un’alterazione del livello degli zuccheri.
🎯CIBI CONSENTITI: Aiutano invece a proteggere dalla cefalea pane, pasta e riso (soprattutto integrali), frutta e verdura fresche, legumi freschi o secchi che si digeriscono senza problemi (le lenticchie sono tra i più adatti), pesce fresco, non affumicato e non salato, carne fresca (ancora meglio se bianca), succhi, spremute, centrifugati freschi.
Poiché anche la sensibilità agli alimenti è soggettiva, chi soffre di cefalea dovrebbe cercare di prestare attenzione ad ogni possibile correlazione tra insorgenza dei sintomi e pasto precedente, in modo tale da individuare esattamente il cibo, o i cibi, che provocano o aggravano gli attacchi.
Le indicazioni generali sono comunque quelle di una dieta bilanciata in alimenti come la carne e le verdure fresche, evitando troppo sale e associando periodicamente all’alimentazione vitamine e sali minerali, soprattutto in estate e in caso di gravidanza.
👩🍳COTTURA: Anche il tipo di cottura ha la sua importanza. Se errata, infatti, può contribuire ad aumentare la formazione di composti tossici e a diminuire il potere nutritivo degli alimenti a causa della distruzione di alcune vitamine (quelle termolabili) e/o delle proteine. Sono da privilegiare le cotture a vapore o in forno a microonde, mentre meno indicate (e da usare limitatamente) sono la frittura, la cottura in forno elettrico, alla brace, all’acqua (bollitura), al calore umido (brasata) e nei grassi.
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