Lo sappiamo tutti, no? Respirare aria buona, che sia aria di montagna o di mare, ci procura una sensazione di reale benessere psichico-fisico.
Oggi c’è un problema in più: ciò che più conta è respirare aria pulita, priva di inquinamento e libera dagli allergeni.
Secondo gli ultimi dati dell’OMS, oltre l’80% della popolazione mondiale vive in aree urbane in cui i livelli di inquinamento sono superiori ai limiti. E l’anno scorso, la Corte europea ha condannato l’Italia per il mancato rispetto, “sistematico e continuativo”, del valore limite annuale fissato per il biossido d’azoto, sia per la mancata adozione, a partire dall’11 giugno 2011, di misure volte a garantire il rispetto nelle stesse zone dei valori limite di NO2. Sempre in Italia, l’inquinamento atmosferico causa più di 50mila morti premature all’anno.
Per provare a intervenire in modo drastico, Consulcesi Group – uno dei più grandi network legali in Europa che si occupa di salute, benessere e ambiente – ha lanciato l’azione legale “Aria pulita”.
Si tratta di un’azione legale collettiva che consente, a chi interessato, di provare a ottenere un risarcimento del danno potenzialmente ricevuto per aver vissuto in Comuni inquinati.
La stessa Federazione degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri ha dichiarato che intende sostenere l’importanza di interventi per la tutela della sostenibilità ambientale che impattano quotidianamente sulla salute dei cittadini.
Se siete interessati, per saperne di più:
https://www.consulcesi.it/legal/ambiente?f=QDS&c=box_ap_qs23&utm_source=quotidiano_sanita&utm_medium=banner&utm_campaign=aria_pulita_23
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