Le difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale e la crescita della spesa privata pongono nuove sfide al mutualismo italiano. Per affrontarle le Società di Mutuo Soccorso hanno bisogno di innovarsi adottando una visione strategica riassumibile con la parola APRIRSI: Ascoltare,
Prevenire, Riannodare, Includere, Rinnovare, Sostenere, e Influenzare. È il tema del nuovo Position Paper di Percorsi di secondo welfare.

Il position paper  APRIRSI per ritornare al futuro: le Società di Mutuo Soccorso di fronte alle sfide della sanità integrativa” del Laboratorio Percorsi di secondo welfare mira a far progredire ulteriormente le riflessioni su questo tema. Scritto da Orlando De GregorioFederico Razetti e Franca Maino, il documento è l’esito di un lavoro di ricerca sul campo in cui gli autori hanno interloquito con esperti di sanità integrativa e diversi direttori di Società di Mutuo Soccorso. Il tentativo è stato quello di mettere ordine in una questione complessa, delicata e importante per tutti i cittadini come quella della sanità integrativa focalizzandosi sulle specificità del mutualismo, le sue potenzialità e le sfide che deve affrontare.

Oggi, spiegano gli autori, le Società di Mutuo Soccorso sono infatti chiamate a: promuovere forme di solidarietà orizzontali senza però contribuire alla frammentazione delle tutele sociali; crescere dal punto di vista organizzativo ed economico senza tuttavia perdere la natura partecipativa e democratica e il radicamento territoriale, che storicamente le caratterizza; rispondere alla domanda di salute senza con ciò favorire comportamenti consumistici nei confronti dei servizi sanitari. Per affrontare tali sfide le Società di Mutuo Soccorso devono avere il coraggio di innovarsi per non inseguire gli attori profit su un terreno che non è quello proprio del mutualismo e che rischierebbe di snaturarne lo spirito e la missione. Un rischio concreto dettato dalla necessità di sopravvivere in un mercato altamente competitivo e non adeguatamente regolamentato.

Secondo gli autori, queste sfide complesse possono essere vinte dalle Società di Mutuo Soccorso a condizione di adottare una visione strategica riassumibile nella parola “APRIRSI”. L’acronimo sta ad indicare 7 direttrici di sviluppoAscoltare le necessità e i bisogni dei soci delle mutue e dei cittadini; Prevenire comportamenti che minino il benessere fisico, psichico e sociale; Riannodare i legami tra società di mutuo soccorso di carattere territoriale e categoriale, da un lato, e mutue sanitarie, dall’altro; Includere nuovi soggetti e categorie in schemi ispirati ai principi e alle pratiche del mutualismo; Rinnovare le modalità di intervento, finanziamento e di lavoro in partenariato; Sostenere nuove forme di mutualismo e di auto-organizzazione; Influenzare le politiche pubbliche a vantaggio dei cittadini che non trovano risposta ai propri bisogni.

Una visione che non riguarda solo le mutue sanitarie, ma che anzi andrebbe e potrebbe essere condivisa con tutti quegli attori – come i protagonisti della cooperazione e dell’economia civile, i policy maker, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private, gli enti locali, i cittadini – che sono chiamati a riconoscere e valorizzare il contributo e le potenzialità del mutualismo.

Il position paper, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità, è scaricabile liberamente dal sito di Secondo Welfare: https://bit.ly/35Crxzv