PRENDERE UN CAFFE’!

MA CI FARÀ BENE?

Per tanti di noi il caffè è un appuntamento irrinunciabile: a colazione, sul lavoro per fare due chiacchiere, al pomeriggio per mandare via la stanchezza.

La media nazionale, come segnala la #FondazioneUmbertoVeronesi, è di due tazzine al giorno: ma ci faranno bene?

In realtà, con questi consumi, i benefici sembrano essere superiori ai rischi. A confermare questa tendenza, ci soccorre un recente articolo sul New England Journal of Medicine, dove le tazzine consentite sarebbero addirittura quattro, a seconda del grado di tollerabilità, che varia da persona a persona. Rimangono escluse dal conteggio, le donne in gravidanza e durante l’allattamento.

Non è un caso se il caffè e il tè sono le bevande più popolari nel mondo: il loro ingrediente principali è la caffeina, una sostanza alcaloide stimolante, capace di agire sul sistema nervoso centrale, producendo un’immediata sensazione di benessere, anche in funzione analgesica.

Inoltre ha importanti proprietà antiossidanti e, secondo diversi studi, proprietà antinfiammatorie.

Studi recenti hanno dimostrato che gli effetti tonici e stimolanti del caffè si percepiscono anche a livello di attività digestiva, del cuore e delle funzioni psichiche: vengono stimolate le secrezioni gastriche e biliari, migliorano le capacità mnemoniche e aumenta la facilità di ragionamento.

Il caffè, inoltre, diminuisce l’appetito e riduce la sensazione di fame.

C’è una precisazione importante da fare, quando si farla di caffè: questa bevanda, consumata da molti per le sue proprietà di “ricarica naturale”, non può essere più considerata come un nemico giurato del cuore. Sono sempre le ricerche riportate sul New England Journal of Medicine a dirlo: certamente, nel breve termine, la sostanza psicoattiva contenuta nella bevanda può far aumentare i livelli della pressione sanguigna, ma se i consumi rimangono regolari, con il passare del tempo l’organismo è in grado di sviluppare una forma di tolleranza che, anche nel caso dei consumatori più assidui, evita il rischio ipertensione a causa del caffè.
Gli esperti dicono che, l’effetto sulla pressione sanguigna potrebbe essere smorzato dall’acido clorogenico contenuto nella bevanda.

Quindi… prendiamoci un caffè in piena tranquillità: abbiamo ormai sperimentato le proprietà della caffeina di ridurre l’affaticamento della giornate e accorciare i tempi di reazione, soprattutto in chi deve svolgere, per lungo tempo, lavori routinari. Tuttavia, non è pensabile sostituire le ore di sonno che sono indispensabili al nostro benessere aumentando il consumo di caffè: la stanchezza entra in gioco ad altri livelli.

Prendiamoci un altro caffè senza esagerare però, perché un consumo di caffè soprattutto nella seconda parte della giornata potrebbe interferire con il sonno!

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