6 DICEMBRE 

GIORNATA NAZIONALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA VITA DEI LAVORATORI

Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e del diritto alla salute dei lavoratori occupa un posto importante nell’agenda politica dei governi a livello internazionale.

Eppure, i dati sugli infortuni e sulle patologie sviluppate a causa di ambienti di lavoro poco sicuri continuano a essere preoccupanti.

Da gennaio a settembre di quest’anno i morti sul lavoro sono stati 677, con una  media di quasi tre vittime al giorno. E la mortalità da malattie da lavoro – che sono sempre difficili da quantificare perché il loro riconoscimento segue un iter molto complesso – è in costante aumento.

Sono dati preoccupanti che richiedono attenzione e azioni preventive che devono coinvolgere tutte le parti sociali che partecipano attivamente alle diverse fasi dei processi decisionali in materia di SSL.

Dal 2003, ogni anno il 28 aprile l’OIL lancia una campagna mondiale annuale per promuovere un lavoro sicuro, sano e dignitoso. Nella intenzioni della campagna, la consapevolezza che “una cultura nazionale della sicurezza e della salute sul lavoro è quella in cui il diritto a un ambiente di lavoro sano e sicuro è rispettato a tutti i livelli”. Questo significa fare in modo che governi, datori di lavoro e lavoratori partecipano attivamente alla creazione e tutela di un ambiente di lavoro sano e sicuro attraverso un sistema di diritti e responsabilità definiti, e dove la massima priorità è attribuita al principio di prevenzione. 

Per fare un passo in più in questa direzione, in Italia, il 6 dicembre – ricorrenza della tragedia della Tyssen Krupp – è stato scelto come una giornata di iniziative di sensibilizzazione a livello nazionale.

Perché è fondamentale attivare una revisione della politica in materia di SSL e dei quadri normativi in modo da riuscire a rispondere in modo efficace alle nuove sfide in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Tra i nodi portati sul tavolo oggi: la ricostruzione dei sistemi di prevenzione e controllo; l’inasprimento delle sanzioni penali a carico del datore di lavoro e dei dirigenti per il mancato adempimento degli obblighi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori; l’istituzione di una apposita Procura Nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro; l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro.

Per essere aggiornati sulle iniziative previste sui diversi territori, potete visitare direttamente le pagine delle associazioni per la salute e la sicurezza sul lavoro: AFEVA (Associazione familiari e vittime dell’amianto); Associazione in memoria di Mattia Battistetti Odv; Familiari delle vittime Thyssen Krupp; Medicina Democratica; Rete Iside onlus; Rete lavoro sicuro.

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